Con il loro manto setoso, gli occhi dolci e il carattere allegro, i cincillà sono creature meravigliose. Come animali domestici, però, sono parecchio esigenti. E allevarli richiede molta esperienza.
I cincillà si suddividono in due categorie: a coda corta e a coda lunga. Il cincillà a coda corta ha, ovviamente, la coda più corta, le orecchie più piccole ed è un po’ più grande di quello a coda lunga. A dispetto del loro aspetto grazioso, i cincillà non sono adatti alla convivenza con le persone, soprattutto con i bambini. Sono infatti animali crepuscolari e notturni e non amano le coccole.
Se curato in modo adeguato e amorevole, un cincillà potrà arrivare fino a 22 anni.
In natura i cincillà vivono in colonie che comprendono fino a 100 esemplari. Se si sceglie di prendere un cincillà, quindi, bisogna prevederne almeno due. Se vengono allevati singolarmente, infatti, si isolano e sviluppano spesso dei disturbi psichici.
Non si consiglia di allevarli insieme ad altri animali domestici.
I cincillà hanno una spiccata ipercinesi, per cui hanno bisogno ogni giorno di intrattenimento e movimento libero. Per due animali l’ideale è una gabbia spaziosa e alta almeno un metro e mezzo, con un volume di almeno tre metri cubi con più piani e diverse possibilità per arrampicarsi, nascondersi e saltare.
La gabbia dovrebbe trovarsi in una zona tranquilla, al riparo da correnti d’aria, con una vaschetta con la speciale sabbia sottilissima per cincillà, nella quale amano crogiolarsi. Il bagno di sabbia è importante sia per la cura del pelo che per ridurre lo stress.
Nella vegetazione povera delle Ande i cincillà si nutrono soprattutto di cortecce secche, semi, erbe e graminacee, e dovrebbero avere un piano alimentare simile anche in cattività.
Oltre a fieno e mangime secco, somministragli erbe di campo, foglie secche e rametti di meli o noci. In questo modo non solo i cincillà passeranno in modo piacevole il loro il tempo, ma sgranocchiare i rami favorirà anche un’abrasione della superficie dei denti, che rimangono sani più a lungo. Foraggio fresco e frutta sono invece fortemente sconsigliati, a causa del loro elevato contenuto di acqua e zuccheri, che potrebbe provocare dissenteria.
L’acqua fresca non deve mai mancare, preferibilmente in una ciotola pesante e stabile.
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